A Paupisi l’ultimo saluto ad Elisa Polcino e Cosimo Ocone

La chiesa di Santa Maria del Bosco a Paupisi, in provincia di Benevento, ha accolto l’ultimo saluto ad Elisa Polcino e a suo figlio Cosimo Ocone, 15 anni, uccisi dal marito e padre Salvatore Ocone nella strage familiare dello scorso 30 settembre. La celebrazione funebre, officiata dall’arcivescovo di Benevento Felice Accrocca, ha visto la chiesa gremita da amici, familiari e cittadini, uniti nel dolore.

All’esterno, palloncini bianchi e messaggi di cordoglio hanno accompagnato il passaggio dei feretri, mentre all’ingresso un pannello riportava le parole della canzone “Sta passando novembre” di Eros Ramazzotti, un omaggio poetico alle due vite spezzate. Nell’omelia, Accrocca ha sottolineato la difficoltà di trovare parole di fronte a drammi così profondi e ha invitato a ritrovare forza e conforto nella fede, citando il passo evangelico «Io sono la resurrezione e la vita».

Al termine della funzione, il sindaco Coletta ha letto un messaggio della comunità: “Salutiamo Elisa e Cosimo, due vite spezzate troppo presto. Tutta Paupisi è con voi, Mario e Antonia. Che il loro ricordo resti vivo come invito alla tenerezza, alla comprensione e al rispetto della vita”.

Il funerale è solo l’ultimo atto di una tragedia che ha scosso profondamente la comunità. Il nulla osta per la restituzione delle salme è arrivato dopo l’autopsia su Cosimo, che ha confermato che sia lui sia la madre sono stati uccisi con un colpo alla testa inferto con una grossa pietra. Intanto, resta riservata la prognosi di Antonia Ocone, unica superstite, ricoverata al Neuromed di Pozzilli con una graduale riduzione della sedazione farmacologica e parametri vitali stabili.

Salvatore Ocone, invece, continua la detenzione nel penitenziario di Campobasso in attesa della perizia psichiatrica. Non si esclude un possibile trasferimento in Campania.

 

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