Emergenza cinghiali. Chiesto il prolungamento dell’attività venatoria

Agricoltori e automobilisti insorgono e chiedono misure maggiormente rigide da parte degli organi preposti a causa della presenza incontrollata di cinghiali e questo al fine di scongiurare spiacevoli episodi, come incidenti lungo le strade, razzia di frutti e ortaggi nei campi e possibili aggressioni.

A fronte di una situazione insostenibile, è quanto mai urgente che la Regione prenda provvedimenti sulla questione selvatici, dal prolungare eccezionalmente il periodo di caccia in forma non selettiva, al potenziare il numero di guardie venatorie per l’attività di controllo, nonostante le restrizioni imposte dal Covid, fino ad occuparsi di coordinare il monitoraggio sui territori rispetto all’attuazione della caccia di selezione.

È quanto chiede la confederazione degli agricoltori rispetto al proliferare della fauna selvatica, in seguito all’aggressione di un cinghiale ai danni di un cacciatore ed alla sentenza che ha condannato la Regione a risarcire un cittadino per i danni subiti a causa di un incidente automobilistico causato dai cinghiali.

In Italia si contano oltre diecimila incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici e oltre otto italiani su 10 pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero.  Anche in Molise negli ultimi anni si sono registrati numerosissimi incidenti causati dalla fauna selvatica registrando, purtroppo, anche delle vittime.

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