Spunta un nuovo, contestato parcheggio in viale Manzoni a Campobasso

Lamentano una ulteriore e mortificante azione di scempio ambientale, perpetrata ai danni della città, gli aderenti l’Associazione “Salviamo il quartiere Vazzieri” di Campobasso.

Descrivono una sorta di sopruso, avvenuto in questi giorni in una zona di viale Manzoni, un luogo interessato da nuove costruzioni e che sta vivendo l’attività di alcuni cantieri aperti per mettere a punto le aree adiacenti i palazzi di più recente costruzione.

Siamo a qualche centinaia di metri dal Dipartimento giuridico dell’Università del Molise, lungo la strada che porta verso il territorio di competenza del Comune di Ferrazzano.

Nello specifico a pochi passi da un supermercato e subito dietro i cassonetti della raccolta dei rifiuti.

La competenza territoriale è del Comune di Campobasso.

Qui, è spuntato, da qualche giorno, un parcheggio, uno spazio aperto al pubblico, una ulteriore posa di asfalto, in uno punto che, affermano dall’Associazione, doveva sorgere del verde pubblico e che oggi mostra le strisce bianche della sosta, un luogo tra l’altro senza alcuna illuminazione, in una zona che di sera e di notte è totalmente buia, senza alcuna delimitazione, senza protezione , un lavoro praticamente e totalmente fuori dalle norme.

Tutto in una strada, viale Manzoni, “completamente dimenticata dalla precedente Amministrazione comunale”, come si sottolinea in un documento, un posto che non appare affatto sicuro e che minaccia nel complesso l’intero quartiere.

Tra l’altro gli aderenti scrivono che questo parcheggio “pare non abbia alcun collaudo”.

A tal riguardo ed a tutela della loro sicurezza, ma anche per evitare lo scempio di un ulteriore colpo all’ambiente cittadino, dall’Associazione del quartiere Vazzieri giunge l’invito, che rivolgono sia al Sindaco Roberto Gravina, che all’Assessore all’Ambiente Simone Cretella, di impegnarsi “per far luce sull’intera vicenda e magari predisporre quei controlli sul territorio che sembra siano attività non di uso consueto, ma solo attuati in modo marginale ed episodico.

“Siamo stanchi” – concludono questi cittadini – di vivere nell’abusivismo, nel clientelismo, nei compromessi e in quella che sembra essere una terribile anarchia amministrativa.

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