Strada Provinciale 124: una strada impraticabile che blocca ogni sviluppo

La storia che oggi vi raccontiamo è la storia normale di una strada dissestata e in alcuni punti interrotta.

Un piccolo fatto, si direbbe, che si colloca in un territorio regionale dove una mobilità appena sufficiente è ancora il sogno di tanti molisani e dove gli spostamenti tra i vari luoghi è sempre più complesso e difficile.

La storia riguarda la Strada Provinciale 124, quella che collega Montenero di Bisaccia con Petacciato, un percorso che attraversa una bellissima parte del Molise, luoghi, tra l’altro, interessati, negli ultimi anni, dalla buona attenzione dei privati, che hanno generato una piccola ma significativa attività positiva, fatta di sviluppo rurale e turistico, qualcosa che ha attratto visitatori e perfino alcuni interessanti investimenti dall’estero.

Ai margini della strada si sono insediate più di 15 famiglie, persone provenienti dal nord Europa e da altre diverse nazionalità.

Sono infatti originarie di Olanda, Belgio, Francia e Svizzera ed hanno acquistato alcune case rurali abbandonate, ristrutturandole e realizzando tante piccole unità residenziali, destinandole all’accoglienza turistica.

Naturalmente è facile comprendere il concetto che dove c’è turismo c’è anche sviluppo, perché sempre si stimolano le attività dell’indotto, basta pensare alle attività di produzione e trasformazione ed a tutto quello che il turismo porta con sé.

Una buonissima cosa, dunque, che va perfettamente in sintonia con le molte dichiarazioni che spesso e volentieri ascoltiamo, da anni tra l’altro, dalle figure istituzionali regionali e locali.

Tutto positivo? Niente affatto. La storia diventa triste e malinconica, perché la strada che è a servizio dell’area è diventata impraticabile e sta fermando la continuità di questo processo economico, finora positivo.

Un blocco alle poche cose buone che si fanno in Molise, in barba a tutti i proclami delle istituzioni che tra Piani, Sottopiani e Ultrapiani pensa ad uno sviluppo turistico come una delle migliori possibilità di crescita economica, sociale e culturale dei territori della Regione.

La dimostrazione che spesso e davvero volentieri sono di fatto solo chiacchiere, a volte perfino dispendiose e senza dubbio inutili.

La questione noi l’abbiamo appresa da numerosi cittadini che si trovano ad utilizzare questa strada e che hanno voluto scrivere alla Provincia di Campobasso ed alla Regione.

“Non occorrono grandi investimenti” – affermano – “per migliorare la situazione in alcuni punti serve solo manutenzione e pulizia dei bordi, però bisognerebbe intervenire prima dell’estate per dare un segnale positivo”, che non può essere, diciamo noi, quel cartello che, in modo negativo, comunica il “Divieto di accesso ai non autorizzati” e che dà un bel calcio ai buoni propositi di chi sceglie il Molise per viverci e visitare e costruire qualche buon sogno di vita.

Ad oggi, intanto, nessuna risposta dal fronte delle istituzioni. Peccato per tutto questo silenzio.

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