Castello Svevo di Termoli: è pronto il progetto esecutivo per il restauro conservativo

Alla fine dell’XI secolo, con la conquista normanna delle coste adriatiche, il Conte Roberto di Loritello stabilì la sua residenza a Termoli, in un palazzo fortificato posto vicino al mare; per gli storici potrebbe trattarsi del primo nucleo dell’attuale castello comunemente definito Svevo, probabilmente a causa della ristrutturazione della metà del 1200 che Federico II di Svevia vi fece apportare all’indomani della distruzione delle difese esistenti da parte della flotta veneziana, alleata di Papa Gregorio IX.
Per la risistemazione conservativa del castello Svevo, l’amministrazione comunale di Termoli è in attesa del parere favorevole da parte della Soprintendenza alle Belle Arti. Il restauro prevede il ripristino delle mura perimetrali esterne, l’abbattimento della torre, il consolidamento dei giunti e opere di impermeabilizzazione dei terrazzi. Un milione e mezzo di euro la spesa prevista per ridare l’antico splendore alla fortezza simbolo della città sul mare Adriatico. Per il solo restauro il primo stralcio di interventi potrà avere una disponibilità economica di circa 400 mila euro.
Nel corso dei secoli il castello ha subito varie modifiche soprattutto per l’adozione delle armi da fuoco. Il maniero fu adibito anche a carcere dai Borboni di Napoli. Nei primi decenni del secolo scorso furono realizzati lavori di consolidamento sia alle mura che ai bastioni. Dal 1885 il Castello di Termoli è stato annoverato tra i monumenti d’interesse nazionale.

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