La perimetrazione del Parco del Matese non mette d’accordo

Entro il 31 Dicembre 2019 la Giunta Regionale era tenuta ad approvare il perimetro del Parco del Matese, l’area protetta naturalistica istituita nel 2017 dal governo guidato dall’allora presidente Paolo Gentiloni, che racchiude importanti riserve naturalistiche del Molise e della Campania.

Un processo travagliato che ha portato la Regione ad approvare la delibera il penultimo giorno dell’anno, il 30 dicembre.

Il documento inviato a Roma doveva contenere al suo interno le proposte elaborate in questi ultimi mesi dalle amministrazioni comunali direttamente interessate.

Ma secondo alcuni dei protagonisti coinvolti nel processo di delimitazione dell’area questa sintesi –  necessaria ad inviare una proposta al Ministero dell’Ambiente – non si è mai concretizzata, ed anzi, il fascicolo venuto fuori non sarebbe altro che un groviglio caotico di proposte che rischiano di mettere in serio pericolo la sopravvivenza dei piccoli centri di montagna.

Quello del Parco del Matese infatti potrebbe diventare un asset strategico per i piccoli comuni direttamente interessati, poichè in grado rilanciare dal punto di vista economico un territorio che diventa sempre più povero.

Sono 17 i Comuni molisani coinvolti nell’Area del Parco, 7 della provincia di Campobasso e 10 in quella di Isernia.

Numeri che lasciano comprendere non solo la vastità del territorio di interesse ma anche la complessità di venire a capo della situazione.

In questo scenario alcune amministrazioni comunali eretiche sono arrivate addirittura a sconfessare i tecnici dell’ ”Istituto Superiore per la protezione e la Ricerca Ambientale” elaborando una controproposta con una nuova ipotesi di perimetrazione.

A nutrire forti dubbi rispetto alla documentazione fatta recapitare dal Governatore Toma al Ministero c’è invece Legambiente Molise che giudica insoddisfacente e pieno di contraddizioni il piano delineato al suo interno.

Secondo gli Ambientalisti infatti ci sono alcune aree, come Guardiaregia e San Massimo, che ospitano rispettivamente l’oasi del WWF e la località sciistica di Campitello Matese, escluse dalla perimetrazione dfg   approvata dalla Regione, situazione considerata assolutamente inaccettabile.

La questione appare ancora a tinte fosche, nonostante il documento sia già stato consegnato, ed appare evidente che lo scontro tra i vari protagonisti continuerà ad interessare il dibattito politico. 

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