Legambiente chiede la sospensione del progetto del Metanodotto

 

Lo sciame sismico sul litorale molisano è per la Legambiente la dimostrazione oggettiva della vulnerabilità della regione. Sospendere l’iter autorizzativo del gasdotto Larino-Chieti è d’obbligo.

Le condizioni geologiche dei territori interessati dal progetto potrebbero sottoporre gli abitanti ad ulteriori rischi nel caso in cui si dovesse portare a termine l’opera. Le aree interessate sono per circa il 13% del tracciato, a forte rischio sismico e franoso. Per Legambiente è improcrastinabile un programma regionale di prevenzione dei rischi per le infrastrutture e fabbricati. Che il Molise sia una regione ad alto rischio geologico è dimostrato dai numerosi episodi quali terremoti, alluvioni e frane, cui si sommano effetti di rischi ambientali diretti o indiretti. Negli anni è mancata una programmazione del trasporto su gomma volta a costruire un’alternativa al Viadotto del Liscione per il collegamento tra la costa e il capoluogo passando per la Bifernina.
La previsione e la prevenzione dei rischi sono le azioni da compiere concentrando gli sforzi verso la messa in atto di politiche tendenti a ridurre drasticamente la vulnerabilità degli edifici. Per l’associazione non più rinviabile da parte della Regione la definizione di strumenti legislativi finalizzati ad individuare le situazioni di rischio degli edifici e a programmare interventi di ristrutturazione e manutenzione per migliorare la qualità dei fabbricati. È evidente che investire in prevenzione produce un saldo finanziario enormemente positivo, determinando la certezza che comportamenti virtuosi possono consentire di salvare il più alto numero di vite umane.

 

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