Il dissesto idrogeologico è oggi di grande attualità, i gravi problemi che ne derivano sono ormai all’ordine del giorno e riguardano praticamente chi più chi meno, tutti i territori italiani.
A tal riguardo l’Unione dei Comuni e delle Comunità Montane ha lanciato una iniziativa apprezzabile, quella di fare pressione sulle Regioni, attraverso i sindaci, perché possano legiferare, con misure concrete, contro tale dissesto.
“Una iniziativa lodevole, concreta e fattibile, oltre che necessaria”, queste le parole a commento che ha usato il Sindaco di Capracotta, Candido Paglione, che prosegue affermando come 2Il Molise partirebbe decisamente avvantaggiato, essendo già dotato di una normativa in materia”.
L’ex consigliere regionale infatti sottolinea che “si tratta della legge regionale n. 15 del 16 aprile 2003, denominata – Interventi per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione del territorio montano – la cosiddetta Legge per la Montagna”.
Di questa legge Paglione fu il primo firmatario e all’articolo 10, per le risorse idriche della montagna, prevede addirittura una quota del 10% della tariffa d’ambito. Una norma, questa, decisamente all’avanguardia.
“Tuttavia – afferma il sindaco di Capracotta . si tratta di “una norma mai veramente applicata, se non in minima parte e però tuttora vigente, non essendo stata mai abrogata”.
Dunque è questo il momento opportuno e necessario di rilanciarla nella sua interezza e nel suo più completo impianto normativo.