Caso Ercolini: al vaglio degli inquirenti l’iPhone della giudice molisana

Nuovi sviluppi nel caso di Francesca Ercolini, la giudice di Riccia trovata senza vita nella sua abitazione di Pesaro nel 2022. Al centro delle indagini c’è ora il suo iPhone bianco, che giovedì 23 ottobre sarà affidato a un esperto incaricato di sbloccarlo e copiarne il contenuto. Gli investigatori sperano che i dati presenti nel telefono possano fornire elementi chiave per comprendere meglio le circostanze della morte e stabilire se il decesso sia stato davvero un suicidio o se vi siano responsabilità di terzi.

La morte della giudice era stata inizialmente archiviata come suicidio: Francesca Ercolini fu trovata con un foulard annodato alla ringhiera del ballatoio del suo appartamento. Tuttavia, la vicenda è ora sotto la lente della Procura de L’Aquila, competente per i magistrati marchigiani. Le indagini coinvolgono sei indagati, tra cui il marito della donna, il medico legale della prima autopsia e alcuni esponenti delle forze dell’ordine, per ipotesi di depistaggio, falso ideologico e violazione del segreto istruttorio.

A giugno scorso il corpo della giudice è stato riesumato e trasferito al Policlinico Umberto I di Roma per una nuova autopsia affidata al professor Fineschi. La relazione finale della nuova perizia è attesa nelle prossime settimane e potrebbe contenere dettagli decisivi per ricostruire la dinamica del decesso.

Parallelamente, i carabinieri del RIS di Roma hanno condotto un lungo esperimento giudiziale di sei ore nell’appartamento di Pesaro, cercando di ripercorrere ogni fase della tragedia e raccogliere elementi utili alla ricostruzione della scena. Questo accertamento è parte integrante delle indagini aquilane, volte a capire se siano stati commessi depistaggi o falsificazioni di atti ufficiali.

L’attenzione degli investigatori resta focalizzata sul telefono, considerato potenzialmente la chiave per capire cosa sia realmente accaduto nelle ore precedenti la morte della giudice.

Qualsiasi dettaglio, dai messaggi sul telefono ai risultati dell’autopsia, sarà determinante per chiarire se si tratti di un suicidio o di una tragedia in cui sono coinvolte altre responsabilità e soprattutto per porre fine ad una vicenda che dura ormai da anni.

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