Condannati i due fratelli di Campobasso autori della rapina al ristorante Monticelli

Si è concluso con una condanna il processo abbreviato per i due fratelli di Campobasso coinvolti nella rapina al ristorante Monticelli, avvenuta lo scorso 26 marzo.

Il Tribunale del capoluogo ha inflitto una pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione ad uno dei due e 5 anni e 4 mesi all’altro. Entrambi, ora, si trovano nella casa circondariale di via Cavour e sono interdetti dai pubblici uffici.

La sentenza è inferiore alle richieste della pubblica accusa, che aveva chiesto rispettivamente 7 e 8 anni, a causa della violenza messa in atto durante la rapina.

La Corte, però, ha escluso l’aggravante del porto di arma bianca poiché le forbici usate dai rapinatori, come appurato, non erano state portate da casa bensì chieste al ristorante durante la cena per tagliare il peperoncino. Soltanto dopo sono state utilizzate per minacciare il titolare dell’attività il quale, ricordiamo – dopo una colluttazione – è stato costretto a cedere le poche centinaia di euro che aveva.

Inoltre, la difesa ha ottenuto l’annullamento di altri due capi di imputazione: secondo il legale, infatti, la rapina non poteva essere qualificata come impropria visto che il comportamento dei rapinatori è stato attuato in un unico contesto, senza una pausa tra le azioni.

Sembrerebbe, secondo alcune indiscrezioni, che i due potrebbero ricorrere in Appello ma soltanto dopo aver esaminato le motivazioni della sentenza.

L’episodio, facendo un passo indietro, ha suscitato non poco malumore tra i titolari dei locali del centro storico del capoluogo e tra i residenti i quali avvertono la mancanza di sicurezza.

Quello appena citato, è solo uno degli innumerevoli episodi che si sono verificati in città.

Tra spaccio di droga, violenza e, appunto, rapine il clima di insicurezza appare piuttosto percettibile.

Quello che continuano a chiedere, a gran voce, è maggiore attenzione al centro storico per far sì che torni ad essere un posto sicuro e tranquillo.