Ancora polemiche per il “Lotto Zero” tra Pesche e Miranda

“Lotto Zero”, a promemoria dei cittadini, è quella strada che, per 5 km, ben 8 viadotti e due gallerie, serve a collegare il bivio di Pesche con quello di Miranda.

Qualche viadotto passa anche sulle case di molti abitanti del luogo, richiamando l’ansia delle immagini spietate del crollo del ponte Morandi di Genova.

A sottolinearlo sono molte persone, alcune riunite in Comitati ed Associazioni, che hanno criticato e stanno prendendo male le dichiarazioni del Presidente Donato Toma, dichiarazioni favorevoli all’opera.

Un’opera che, dai dati tratti dalle delibere del Comune di Isernia dal 2004 ad oggi racconta, come dalla specifica comunicazione di Tiziano Di Clemente, Coordinatore del Partito Comunista dei Lavoratori, di un costo della sola progettazione che passa dai 250 mila euro iniziali ai 4 milioni di euro, di cui in buona parte già erogata ai tre progettisti e di un costo complessivo dell’opera che da 18 milioni del 2004 arriva a 170 milioni di euro.

Di Clemente dice che oggi siamo già a 34 milioni di euro per ogni chilometro di collegamento in linea d’aria tra Pesche e Miranda.

L’opera è considerata da molta gente come un’opera decisamente inutile e dannosa, dove brilla l’assenza di un serio studio del traffico, suffragata da meccanismi assolutamente ambigui, specialmente perché alcune utilità sono già state assicurate da altri percorsi, come quello del “Lotto 1”, che agevola il collegamento tra Isernia e Castel Di Sangro, raggiungibile in pochi minuti dallo svincolo di Isernia Nord.

Un dispendio ingente di risorse, per un tratto di strada privo di una qualificazione di “opera pubblica”, che davvero mostra l’assenza di utilità per la collettività.

 

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