Oggi il diciassettesimo anniversario del crollo della scuola di San Giuliano di Puglia

Il 31 Ottobre del 2002 alle ore 11.32 una scossa di magnitudo 6 causò il crollo della scuola elementare di San Giuliano di Puglia, un evento che portò alla morte di 27 bambini e un insegnante.

Oggi si ricorda quel drammatico evento di 17 anni fa che sconvolse la vita in tutto il Molise, ma come sempre accade la tragedia è anche in grado di risvegliare il lato umano, e la macchina di soccorsi che si mise in moto in quelle ore ne è la dimostrazione.

Tutta la regione si strinse, compatta, per prestare soccorso, fino all’arrivo dei vigili del fuoco, della protezione civile e delle tante associazioni di volontariato locali e non solo, che prestarono il loro servizio per salvare i ragazzi rimasti sepolti sotto le macerie.

Il 31 Ottobre del 2002 si scavò incessantemente per tutta la notte, fin quando la mattina seguente i vigili del fuoco comunicarono di non sentire più voci sotto le macerie.

Tante le vite salvate, troppe quelle che non sono riuscite a riemergere: 26 bambini ed 1 insegnante, il ventisettesimo morirà pochi giorni più tardi all’Ospedale Bambin Gesù di Roma.

Una tragedia non segnata dalla crudeltà della natura ma della cattiva gestione della cosa pubblica.

A seguito del crollo vennero infatti subito avviate delle indagini che stabilirono che, nonostante la scuola avesse subito importanti rimaneggiamenti strutturali, bambini e maestre furono fatte entrare senza nemmeno un collaudo.

Da li, un lungo e travagliato processo che solo nel 2010 porterà alla condanna dei 5 imputati: due costruttori, il progettista, il tecnico comunale e il sindaco.

Una sentenza in grado di ristabilire almeno in parte il senso della giustizia ma che non restituirà a San Giuliano di Puglia un intera generazione, quella del 1996, svanita sotto le macerie.

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