Sepino: il paese che sa accogliere i richiedenti asilo e rifugiati

La prima cosa che viene da commentare, osservando i giovani che  a Sepino si occupano di migranti è che in questo paese ancora si celebra l’importanza della Memoria Storica e nessuno ha voluto dimenticare le dolorose partenze di tanti concittadini per terre lontane alla ricerca di una vita più serena.

A Sepino, infatti, funziona un importante strumento, voluto e proposto dal Ministero dell’Interno, il Sai, che di fatto è il Sistema di Accoglienza ed Integrazione, che di fatto serve come protezione per le persone richiedenti asilo e per i rifugiati, quei soggetti che scappano dai conflitti bellici e che quasi sempre rischiano la morte nelle tante guerre etniche, una immensa piaga nei loro Paesi di origine.

A Sepino li hanno accolti in una struttura assai adeguata, con 7 camere da letto, una cucina professionale, 12 bagni, una palestra ed un’aula per lo studio e soprattutto con questi giovani che si impegnano per essi, per ridare loro la serenità, attraverso il rispetto e la dignità e per inserirli pienamente tra noi, attraverso un lavoro ed un ruolo attivo nella società.

 

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