Sono una quindicina le firme in calce ad una lettera che è stata inviata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e sono quelle dei promotori di un Comitato Spontaneo, nato in Molise soltanto qualche mese fa, denominato “Autonomia Differenziata. L’Italia che non vogliamo”.
Quindici persone, che però rappresentano altre centinaia di cittadini, che hanno immediatamente aderito ai gruppi social che sono stati costruiti, per ribadire la piena contrarietà ad un provvedimento legislativo, dal nome del leghista Calderoli, che creerebbe notevolissime difficoltà ai territori più deboli, tra i quali sicuramente il Molise.
Nella lettera, debitamente sottoscritta da nomi sicuramente conosciuti ed impegnati nei settori culturali e sociali del territorio regionale, i firmatari chiedono esplicitamente al Presidente Mattarella di non fiirmare questo Disegno di Legge, di opporsi ad un provvedimento che abbatte i principi di uguaglianza e solidarietà, che mortifica il senso della Nazione, la sua cultura di aggregazione e perfino l’orgoglio di appartenenza.
Una legge iniqua, sbagliata, che creerebbe problemi e sicure disuguaglianze, permettendo ai territori ricchi e dunque ai cittadini che vi abitano sempre migliori condizioni di vita, mentre ai più poveri una discesa a picco nel baratro dei servizi mancanti, degli stipendi più bassi, della difficoltà del vivere.
L’appello è chiarissimo: “Non firmi Presidente! Faccia valere il suo ruolo per salvare l’unità nazionale e per liberare da subitanea morte le Regioni povere”.