Il Molise si conferma la regione italiana con la più alta incidenza di sintomi depressivi: secondo i dati 2023-2024 del sistema di sorveglianza “Passi” dell’Istituto superiore di sanità, 15 molisani su 100 dichiarano di aver sperimentato segnali riconducibili alla depressione, più del doppio della media nazionale, fissata al 5,8%. Seguono Marche e Sardegna.
L’indagine evidenzia alcune fasce di popolazione particolarmente vulnerabili: donne, anziani, persone sole o in difficoltà economica. Tra chi vive in condizioni di precarietà lavorativa, il tasso di sintomi depressivi sale all’8%, tra chi ha un basso livello di istruzione all’11%, mentre tra chi convive con patologie croniche raggiunge l’11%. Il disagio colpisce maggiormente anche chi vive da solo.
Cinque molisani su dieci che hanno segnalato sintomi depressivi hanno cercato aiuto, rivolgendosi principalmente a medici di base o operatori sanitari, sottolineando la necessità di un accesso più capillare ai servizi di salute mentale.
L’Istituto sottolinea l’urgenza di rafforzare la prevenzione e il supporto psicologico, in un contesto nel quale il benessere mentale è ormai riconosciuto come priorità della sanità pubblica. Lo strumento “Passi” consente di monitorare con precisione il benessere psicologico degli adulti e di individuare le fasce più a rischio, fondamentali per indirizzare politiche e interventi mirati.
Un dato allarmante, ma che può diventare leva per potenziare servizi e interventi sul territorio, garantendo sostegno a chi affronta momenti di fragilità emotiva e contribuendo a costruire una comunità più attenta alla salute mentale.
