Ancora polemiche per il Contratto Istituzionale di Sviluppo del Molise

Non trova pace la questione relativa ai progetti approvati e destinati ad essere finanziati per il Contratto Istituzionale di Sviluppo, quel percorso che ha visto in Molise una costante presenza del premier Conte, che ha molto lodato la capacità, soprattutto delle Amministrazioni comunali, di presentare oltre 300 progetti in pochissimo tempo.

Come è ormai risaputo i progetti scelti sono 66 con presentatori pubblici e privati, una individuazione che ha lasciato molto perplessi numerosi Sindaci e alcuni gruppi politici, tra i quali quello regionale del Partito Democratico.

I Sindaci hanno intrapreso un percorso che potrà scaturire anche scelte di carattere giudiziario, mentre i consiglieri Facciolla e Fanelli hanno presentato interpellanze urgenti.

Purtroppo, però, la faccenda ha trovato il Presidente Toma che prima rimanda al Governo la questione sulle modalità delle scelte, poi però ribadisce quella che rivendica come individuazione “politica” la scelta dei 66 progetti.

Ora arriva una sorta di sconfessione sull’operato, avendo rilevato, dietro segnalazione, la spiacevole circostanza di un finanziamento di ben 10 milioni di euro, accordato ad una singola Società privata, la Ecomont, per alcuni interventi per strutture private da realizzarsi a Campitello Matese, tutto mentre veniva scartato un progetto del Comune di San Massimo, di cui Campitello Matese ne è località, proponente miglioramenti alle infrastrutture pubbliche.

Una questione anomala e abbastanza ambigua, che viene ripresa anche dal Capogruppo del Pd in Regione, Micaela Fanelli, che sottolinea come la Ecomont avesse un contenziosi con il Comune di San Massimo per il mancato pagamento dei tributi, una Società tra l’altro che si è vista approvare un progetto privo del dettaglio finanziario e del requisito della immediata cantierabilità, come pure è richiesto dalla scarna procedura per accedere ai finanziamenti del CIS.

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