Arrivano a Campobasso 15 milioni di euro per il progetto “Il Cantiere della Transizione”

La notizia è di quelle buone, a Campobasso arrivano ben 15 milioni di euro da un finanziamento del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, relativo al Programma nazionale della qualità dell’abitare.

Il Comune aveva presentato, a suo tempo, un progetto che aveva chiamato “Il Cantiere della Transizione”, che si classificato sessantesimo tre le oltre 290 proposte  pervenute da Regioni, Comuni e Città Metropolitane ed esaminate dall’Alta Commissione, istituita presso lo stesso Ministero.

La porzione di territorio interessata dagli interventi di rigenerazione e rifunzionalizzazione, previsti dal progetto “Cantiere della Transizione”, si sviluppa nella zona est della città e coincide con l’attuale baricentro urbano dell’area Vazzieri/Parco Scarafone, con i quartieri San Giovanni e Colle dell’Orso che rappresentano aree di espansione residenziale strettamente connesse.

L’annuncio viene dallo stesso Sindaco di Campobasso Roberto Gravina, che sottolinea il suo apprezzamento dichiarando ““Abbiamo lavorato a fari spenti fino all’ultimo minuto disponibile, ma con una determinazione e un’idea forte e condivisa che eravamo consapevoli di essere riusciti a proporre e strutturare in maniera completa. Aver ottenuto un finanziamento di questa entità per un progetto che può davvero riqualificare la nostra città, ci rende felici e orgogliosi, soprattutto però ci rende orgogliosi il fatto di aver potuto contare sulla disponibilità e l’impegno di tanti diversi soggetti, a cominciare dal personale delle diverse strutture comunali”.

Arriva, dunque, la riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio residenziale sociale con l’intervento su alcuni stabili di edilizia pubblica di proprietà del Comune e delle IACP; la rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati, anche attraverso la rigenerazione del tessuto urbano e socio economico; il miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbano-locali, con l’intervento sistemico dei percorsi di mobilità sostenibile; la rigenerazione di spazi ed aree già costruiti incrementando la qualità ambientale e approntando azioni mirate a contrastare i cambiamenti climatici e micro-climatici; l’individuazione ed utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano.

 

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