La difficile contrattazione sindacale alla Fondazione Giovanni Paolo II

Ne abbiamo già parlato della contrattazione con i sindacati all’interno della Fondazione Giovanni Paolo II, soprattutto quando alcuni partecipanti ai tavoli hanno dichiarato la loro più completa insoddisfazione.

Ci torniamo adesso in seguito ad una lettera che la Legale Rappresentante Cobas Pubblico Impiego, Maria Luisa Di Bianco, ha indirizzato al Prefetto di Campobasso, alla stessa Fondazione, al Presidente Toma, al Commissario alla Sanità e ad altri soggetti istituzionali.

La sindacalista scrive innanzi tutto riferendosi alla scelta, in ogni istanza, delle riunioni in tavoli separati, con i dirigenti Cobas ascoltati appunto separatamente da quelli delle altre sigle sindacali.

Modalità che mostrano una “totale mancanza di volontà ad una contrattazione pacifica e nell’interesse dei dipendenti della struttura.

Anche il tema centrale de gli incontri diventa fondamentale motivo del contendere, un contratto, quello proposto dalla Fondazione, che la Rappresentanza Sindacale Aziendale del Cobas, ritiene concepito con modifiche che peggiorano le condizioni, previste nel Contratto Collettivo di Lavoro applicato, procurando “pregiudizio per i lavoratori dal punto di vista sia economico che lavorativo”.

La sindacalista produce anche degli esempi di questo segno di peggioramento: “la mancata previsione dei premi maturati per gli anni 2016, 2017 e 2018, per pareggio di bilancio; il prolungamento dell’orario di lavoro; le ore di lavoro nella settimana di sostituzione che non saranno calcolate e quindi non pagate; la non considerazione del tempo di vestizione e tanto altro ancora, che vengono a rappresentare tutta una serie di meccanismi negativi, assolutamente di ritardo e in forte contraddizione con quanto è stato applicato fino ad oggi.

A ciò, sottolinea la Di Bianco, si deve aggiungere la considerazione che il Contratto proposto, quello di assoluta sintonia con il Contratto dei Gemelli, è stato isdettato, nel mese di Aprile 2019, con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno da parte delle Organizzazioni Sindacali, ed è oggi in fase di rinnovo.

Un motivo ulteriore, questo di critica, perché “si andrebbe ad approvare un Contratto di Lavoro che è stato disdettato, dunque considerato oggi non adeguato, assolutamente superato.

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