Le problematiche inascoltate del comparto dell’edilizia in Molise

Una forte crisi di settore, quello del mondo dell’edilizia, che, da tempo ormai, lamenta, in Molise, una sistematica mancanza di dialogo con le istituzioni regionali e qualunque percorso per mettere in campo le necessarie ed urgenti attività di rilancio dell’intero settore.

Esiste un rischio concreto di perdere ulteriori migliaia di lavoratori, che si vanno ad aggiungere alle perdite finora registrate per le difficoltà delle imprese che non riescono a garantire ed onorare gli impegni assunti.

Un settore, tra l’altro, appetibile, come abbiamo visto in questi ultimi giorni, per la criminalità organizzata, che sempre più spesso spadroneggia nei momenti di crisi, acquisendo proprietà e potere.

Della situazione ne parlano i dirigenti dell’ACEM-ANCE MOLISE, l’associazione che ha serrato le fila degli imprenditori edili di un territorio, che nel tempo e ben prima dell’arrivo del virus e delle chiusure dei cantieri, ha abbandonato ogni sistema di crescita, registrando fortissime battute di arresto.

Una realtà negativa che si evince anche oggi,  con molte imprese che non sono ripartite, a causa della mancanza di liquidità e per l’impossibilità di acquistare i dispositivi di sicurezza e di attuare le prescrizioni contenute nei protocolli anti contagio.

In questo quadro, sottolineano gli imprenditori dell’ACEM-ANCE MOLISE, “un confronto costruttivo con il Presidente Donato Toma sarebbe di fondamentale importanza, per garantire la sopravvivenza del settore, con la speranza che non resti un grido nel vuoto”.

 

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