Saldi 2021, Adoc: “partenza a rilento e acquisti in calo”

Sono partiti sottotono i saldi invernali. L’Adoc evidenzia, infatti, una forte contrazione della spesa, diretta conseguenza della crisi economica in corso e delle restrizioni imposte dai decreti contro il propagarsi del contagio da Covid 19. Tra l’altro, i cittadini a saldi iniziati sembrano volersi tenere lontani dal rischio di assembramenti.

Senza contare la concorrenza dell’e-commerce, un settore che riesce a fare affari tutto l’anno rispetto ai negozi fisici. Circa il 45% dei consumatori effettuerà acquisti a saldo online. Un dato che comunque non sorprende. Per l’Associazione per la difesa e l’Orientamento dei consumatori del Molise quest’anno, ancora più dei precedenti, i piccoli esercizi continueranno a soffrire gli effetti della crisi.

Ad influire, tra tutto, la combinazione tra redditi bassi e spese primarie e irrinunciabili elevate, come quelle sostenute per alimentazione, casa, trasporti e tasse. Una condizione che quindi non permette alle famiglie italiane di destinare grosse cifre agli extra. Senza dimenticare che circa seicento/settecento mila nuclei familiari del Paese si trovano in forte difficoltà economica.

I beni che sembrano non accusare gli effetti della crisi sono quelli acquistabili in negozi di elettronica, di sport e di prima necessità.

“Sono saldi all’insegna della confusione creata dal susseguirsi dei decreti che destabilizzano i consumatori e ovviamente gli operatori, costretti a rispettare un calendario di aperture e chiusure, spesso non annunciate in maniera chiara e tempestiva dal Governo, che non giova alle imprese.” – dichiarano Roberto Tascini, presidente dell’Adoc e Nicola Criscuoli dell’Adoc Molise – I tempi sono più che mai maturi per una liberalizzazione dei saldi, soprattutto per recuperare le perdite causate dal lock-down e dai mini lock-down. Sarebbe opportuno modificare le leggi che li regolamentano e consentire ai singoli esercenti commerciali di determinare autonomamente quando effettuarli, senza vincoli di sorta. Lasciare attivi gli sconti tutto l’anno offrirebbe un vantaggio sia per i consumatori che per i venditori, dando respiro al piccolo commercio”

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