Sempre più accesa la vertenza tra sindacati e ATM sui ritardi degli stipendi

Sembra di leggere un copione già letto molte altre volte,  dove si continua a vivere una sorta di telenovela, con una vertenza aperta da tempo tra le Organizzazioni Sindacali della categoria dei Trasporti di CGIL, CISL, UIL e UGL e la Società ATM.

Tanti i problemi lamentati dai lavoratori, ma al primo posto sicuramente c’è la questione delle mancanze di puntualità dei pagamenti degli stipendi.

Ne abbiamo dovuto parlare davvero molte volte e non soltanto in questo periodo, pare una lamentela perpetua, l’unica vera puntualità sembra sia proprio la denuncia dei ritardi.

Così accade che i sindacalisti scrivono che “Per il terzo mese consecutivo si sono adoperati per produrre la certificazione da inviare alla Regione Molise (in base a quanto previsto dal Codice degli appalti – Art.30 c.6 D.Lgs 50/2016) nel tentativo di riaffermare anche in questa azienda di trasporto molisana e come in qualsiasi altra azienda, il diritto del personale dipendente ad essere puntualmente e regolarmente retribuito per il lavoro prestato”.

Niente da fare, tutto inutile, tutto vano, sottolineano che in questa Impresa non trova considerazione la puntualità bensì il ritardo, che ormai è consolidato, diventando prassi, la normalità di un comportamento da condannare.

Un modo di fare che ha spinto più volte la proclamazione dello stato di agitazione dei dipendenti, che dovranno, molto probabilmente, ancora una volta ricorrere agli scioperi per ottenere il rispetto dei contratti, il giusto riconoscimento per il loro lavoro.

Intanto continueranno a segnalare le mancate retribuzioni e le altre problematiche presenti in azienda, sperando di trovare una qualche concretezza, un cambiamento di rotta, anche soprattutto per quanto detto nell’ultimo incontro, a distanza, con l’Assessore regionale ai Trasporti, Quintino Pallante, che ha ribadito il concetto che “non si darà spazio e non ci sarà dialogo con quelle imprese molisane di trasporto locale che negheranno proprio il diritto dei lavoratori ad essere regolarmente retribuiti”.

Dunque esiste ancora qualche aspettativa, mentre si continua con lo stato di agitazione del personale e l’intera vertenza si sposta, per la seconda fase e nel tentativo di evitare una eventuale azione di sciopero, al confronto nella Prefettura di Campobasso.

 

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