Elevata in Molise dal 3% al 5% la soglia di sbarramento per le Elezioni Regionali

Lotta continua al Consiglio Regionale, non c’è una seduta che si possa considerare tranquilla e fruttuosa per un qualche risultato condiviso tra maggioranza ed opposizioni e magari davvero utili ai cittadini di un territorio sempre più mortificato da scelte deleterie, vedi e leggi in primis Sanità, Lavoro, Istruzione  e poi tutto il resto.

Non fa eccezione la seduta di ieri, dedicata alla Manovra di Bilancio 2022 ed alle disposizioni ad essa collegate, tra le quali alcune modifiche di leggi.

E in effetti alcune modifiche sono state attuate: quella relativa alla gestione liquidatoria delle Comunità Montane, per la conservazione e successiva trasmissione del proprio patrimonio, la regolazione della pesca sportiva, il recupero per uso residenziale dei piani terra e seminterrati, la disciplina del trasporto delle salme a cassa aperta e delle case e delle sale di commiato, la possibilità di ampliare le funzioni e la dotazione del personale dell’ARPS, l’Agenzia Regionale Post-Sisma, l’utilizzo dei Trabucchi , delle pinete del litorale e delle spiagge demaniali, la funzionalità degli agriturismi, l’aumento del contributo per l’acquisto delle parrucche oncologiche e tanto altro ancora, tra i quali l’elevazione della soglia di sbarramento delle liste in coalizione, relative alle risultanze elettive per le competizioni regionali.

Questa soglia è stato deciso di portarla dal 3% al 5%, che come numero sembra davvero poca cosa, ma che in fatto di voti risulta esattamente movimento di quasi il doppio.

Di fatto significa che se per essere eletti nel Consiglio Regionale ci volevano, ad esempio, 4-5 mila voti oggi ce ne vogliono 8-9 mila, un problema per chi pensa alla possibilità concreta di una rappresentazione democratica che sia fondante anche delle scelta di Comitati, Associazioni, Movimenti popolari locali, determinanti a favorire ricambi ed a fornire nuovi volti alle gestione politica e legislativa alla Regione.