L’indice di fiducia dei consumatori sale per il secondo mese consecutivo. Un segnale che, sulla carta, potrebbe far pensare ad una ripresa dell’economia. Ma la realtà quotidiana di milioni di famiglie italiane racconta tutt’altra storia. Prezzi alle stelle, salari fermi e rincari energetici rendono sempre più difficile arrivare a fine mese.
A lanciare l’allarme è l’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori. “L’aumento degli indici di fiducia è una mera illusione statistica – dichiarano la presidente nazionale Anna Rea e il presidente regionale Nicola Criscuoli – non tiene conto delle reali difficoltà: spese essenziali che diventano insostenibili, necessità di misure immediate che finora sembrano mancare”.
Particolarmente criticata è la mancata applicazione della detrazione per i libri scolastici promessa dal Governo, che secondo l’ADOC avrebbe potuto alleviare in modo tangibile il peso sulle famiglie con figli.
Secondo l’Associazione servono interventi strutturali e duraturi: aumenti salariali che restituiscano potere d’acquisto, politiche fiscali mirate a sostenere i redditi, riduzione dell’IVA sui beni di prima necessità e revisione degli oneri impropri sulle bollette energetiche.
“Non possiamo permettere che la presunta ripresa economica si basi su mere aspettative – concludono dall’ADOC – serve agire subito, con provvedimenti, per ridare dignità e respiro alle famiglie italiane”.
