Il centro-destra in Consiglio Regionale perde ancora numeri

Nella seduta in consiglio regionale la maggioranza che governa la Regione non ha più i numeri. Nonostante l’assenza in aula del governatore Donato Toma per impegni nella Capitale è stata, infatti, approvata con 11 voti a favore la proposta di legge in tema di riordino della sanità.

Si tratta di una proposta di legge voluta dagli esponenti Michele Iorio, Filomena Calenda e Aida Romagnuolo sul potenziamento della rete di emergenza e una Dea di II livello per il Cardarelli a Campobasso, primo livello a Termoli e Isernia e nosocomio di area disagiata al Caracciolo di Agnone. A Venafro e Larino resterebbero il primo soccorso, la medicina per lungodegenza e le Case della Salute. Contro in aula ha votato solo una parte della maggioranza.

Quanto accaduto oggi potrebbe creare i presupposti per una nuova mozione di sfiducia nei confronti di Donato Toma. Ma la legge appena votata in Molise è in odore di essere impugnata dalla Corte Costituzionale e dallo stesso Governo nazionale. Rimane però la bocciatura politica per l’amministrazione di centro-destra. Il voto che arriva dal palazzo di via 4 Novembre rappresenta un impulso affinché il commissario Toma possa esprimere un indirizzo diverso alla sanità pubblica locale – ha fatto sapere Michele Iorio.

Per la maggioranza regionale il Governo Draghi dichiarerà la legge incostituzionale poiché il Molise sulla questione sanità è commissariato. Ma Andrea Greco dai banchi del Movimento 5 Stelle va oltre: non ci sono più nel centro-destra le condizioni per guidare la Regione. In conclusione bisogna tornare al voto e ridare la parola ai cittadini.