Non hanno ottenuto tutte le risposte che volevano gli esponenti politici regionali della minoranza consiliare al termine delle audizioni sul tema della sanità da loro richieste con urgenza per discutere del piano operativo sanitario.
Una giornata di audizioni impegnativa, che ha visto nella prima parte il confronto con i vertici dell’azienda sanitaria molisana, e nella seconda parte il colloquio con quelli della struttura commissariale.
Al centro del dibattito, l’ammontare del debito, che secondo le ultime stime disponibili all’inizio dell’anno scorso ha raggiunto i 130 milioni di euro.
“Non abbiamo ottenuto neppure oggi copia ufficiale della proposta di nuovo Programma Operativo 2025-2027 e dei relativi allegati” ha commentato l’esponente del Partito Democratico Alessandra Salvatore, con riferimento alla bozza del Piano presentata all’attenzione dei Ministeri di Salute e Economia che, viste le criticità riscontrate, hanno previsto la convocazione di un nuovo tavolo per valutare una versione del documento opportunamente revisionata.
A destare contrarietà tra i gruppi d’opposizione di centro – sinistra, le poche informazioni fornite sul coordinamento delle attività che riguardano la rete trauma e politrauma, e quelle emergenziali, come la rete ictus, ovvero il totale dei posti letto, le tempistiche di trasferimento dei pazienti e il coordinamento dell’assistenza tra strutture pubbliche e private. E’ accertata la presenza del Neuromed nella rete, ma mancherebbero accordi con strutture delle regioni limitrofe.
Per quanto riguarda invece il futuro del Responsible, secondo quanto riferito sembrerebbe esserci una procedura di composizione negoziata, che prevede la possibilità di trasferire alcuni reparti negli spazi a disposizione dell’ex Cattolica.
Sulla questione delle Emodinamiche, non è stato escluso dai vertici Asrem ne dalla struttura commissariale il mantenimento dei servizi negli ospedali di Isernia e Termoli.
