Anche in Molise con l’arrivo della stagione estiva si ripropone il problema del rischio incendi: dopo quanto successo sul litorale di Campomarino infatti è scattata subito l’allerta, confermata dal Decreto emesso dal Presidente della Regione Francesco Roberti, con il quale è stato dichiarato stato di pericolosità sul territorio.
In una stagione dove il clima torrido e l’assenza di precipitazioni agevolano il propagarsi delle fiamme, i comportamenti adottati dai singoli cittadini possono influire sulla prevenzione del fenomeno. Tra le pratiche quotidiane considerate pericolose, restano il rilascio di mozziconi di sigaretta nell’ambiente e l’accensione incontrollata di fuochi e falò nelle aree naturali. Non ultima la questione dell’abbandono dei rifiuti, considerato che la spazzatura può contenere oggetti e residui di prodotti potenzialmente infiammabili.
Ma oltre alla correttezza delle abitudini individuali, anche l’adeguata manutenzione delle aree coltivate da parte degli imprenditori del settore, può avere un ruolo importante dallo sfalcio periodico dell’erba sui terreni agricoli, alla gestione dei pascoli. L’organizzazione delle aree agricole e zootecniche in generale è un argomento al quale, secondo quanto riferito dai rappresentanti della Coldiretti, l’Assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Micone starebbe lavorando, e che potrebbe avere come risultato un Piano Regionale Zootecnico volto al rilancio del comparto.
Tra le proposte dei rappresentanti del settore primario, quella, già lanciata negli anni scorsi, di realizzare degli invasi per il recupero dell’acqua piovana: un’idea nata inizialmente per fronteggiare il problema della siccità, ma che potrebbe avere anche degli impieghi utili negli interventi di spegnimento degli incendi.