La crescita record del PIL nel Meridione d’Italia lo avvicina al Nord

La notizia è di quelle assai importanti, il Mezzogiorno d’Italia ha trovato una insperata ripresa economica dopo il periodo pandemico e si è avvicinata moltissimo alle condizioni complessive economiche del Nord.

Dunque, dopo il notevole divario tra le Regioni, caratterizzato nell’ultimo decennio, le nuove posizioni, presentate dalla Svimez, l’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno, mostrano un aumento del PIL, il Prodotto Interno Lordo dello 0,9% nel Sud Italia, un risultato sicuramente positivo.

Un dato che avvicina moltissimo a quello del Centro-Nord, che è dell’1,2% e all’1,1 dell’intero Paese.

Tutto questo fa pensare e sperare che il Piano di Ripresa e Resilienza, già protagonista del risultato, dovrebbe e potrebbe rappresentare un ulteriore aiuto, assai significativo, per il rilancio delle filiere strategiche, dalle energie rinnovabili all’agrialimentare e all’aerospaziale, contrastando tra l’altro il possibile aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea,cosa che avrebbe effetti recessivi più intensi nell’area meridionale, ma anche contrastando la diffusione del lavoro precario e povero.

La crescita del PIL interessa anche il nostro Molise, dove le previsioni di crescita sono pari allo 0,6% di quest’anno e un ulteriore 0,8% nel 2024.

Dell’argomento si è occupato anche Paolo Zabeo, direttore del Centro Studi CGIA di Mestre, che però in qualche modo ammonisce a chiudere entro il 2026 i percorsi del PNRR.

Intanto, parlando di Regioni del Mezzogiorno d’Italia, bisogna sottolineare anche un altro dato, da questi territori continua la migrazione dei giovani in possesso di una laurea, dal 2001al 2021 sono stati ben 460 mila i laureati che hanno abbandonato le loro case per emigrare in altre parti del Paese.