I decessi per motivi legati all’occupazione soprattutto nei cantieri edili, stradali, stabilimenti industriali e in agricoltura sono una preoccupante costante in lungo e largo nella Penisola Italiana. I numeri sono spaventosi e purtroppo giornalieri.
Dai dati nazionali emersi da un Osservatorio veneziano Molise, Abruzzo, Umbria, Basilicata e Campania sono le regioni in zona rossa, con valori registrati nello scorso anno molto alti per le morti bianche rispetto al 2022.
Una triste emergenza nel Paese che supera in media i mille decessi l’anno, un andamento che nonostante gli sforzi intrapresi dagli ultimi governi nazionali e sigle sindacali non tende a calare, anzi, per il sommerso, i subappalti e gli scarsi controlli nei cantieri.
In Molise per l’avanzata età degli agricoltori e per l’orografia dei terreni è proprio il comparto agricolo a segnare il maggior numero di morti, mentre al contrario nelle realtà come Lombardia, Veneto e Lazio che fanno segnare il numero più alto di persone occupate, si registrano dati relativi alla mortalità addirittura inferiori rispetto alla media nazionale.