Ottima l’adesione in Molise allo sciopero dei Vigili del Fuoco

IL Sindacato Autonomo dei Vigili del Fuoco, CO.NA.PO., dopo una lunga serie di richieste inascoltate, ha proclamato uno sciopero nazionale di quattro ore, che nella giornata di oggi ha registrato ottimi risultati in termini di adesione adesione.

Le ragioni della protesta sono contenute in quella che i dirigenti sindacali chiamano, senza mezzi termini, la scarsa attenzione per le problematiche di categoria ricevuta dal Governo giallo-verde, nonostante i proclami fatti.

“Rischiamo la vita” – affermano – “come e più degli appartenenti agli altri Corpi dello stato e siamo impegnati nel pronto intervento operativo dal giorno dell’assunzione sino al giorno della pensione, un servizio usurante che non ha eguali nello Stato, eppure siamo il Corpo meno retribuito e non abbiamo le tutele previdenziali degli altri Corpi, siamo veramente amareggiati dal disinteresse della politica, che pare ripetersi anche con questo Governo”.

Allo sciopero hanno aderito anche i Vigili del Fuoco di Campobasso ed Isernia, compresi quelli impegnati nei Distaccamenti di Termoli e di Santa Croce di Magliano.

I numeri molisani sono davvero molto lusinghieri in fatto di adesione, basti pensare che a Campobasso, nel numero complessivo anche di Termoli e Santa croce di Magliano su 27 Vigili impegnati nel servizio, ben 22 hanno scioperato, mentre ad Isernia su 18  hanno scelto di protestare 12 vigili.

Interessante e significativa la loro richiesta rivolta direttamente al Presidente del Consiglio Conte ed ai suoi vice Salvini e Di Maio: “I Vgili del Fuoco non chiedono nessun privilegio, solo retribuzioni, pensioni e carriere alla pari dei Corpi di polizia. Nel contratto di Governo c’è l’impegno a risolvere la questione, ma i fatti nella bozza della Legge di Bilancio non si vedono”.

Così chiedono modifiche durante l’iter alle Camere e si appellano anche ai parlamentari molisani, sperando nel loro impegno a presentare degli emendamenti per rispettare soprattutto la dignità dei Vigili del Fuoco, sempre in prima fila come servitori dello Stato.

 

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