Pensioni di invalidità, Calenda: “Non si può vivere con soli 285 euro al mese”

Persone con invalidità con una pensione di soli 285 euro al mese. Una condizione che penalizza ulteriormente chi vive già profonde difficoltà. Per questo motivo, il presidente dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, Nazaro Pagano, ha incalzato il governo nazionale sul mancato aumento del medesimo assegno.

Un grido d’allarme al quale si è associata anche la consigliera regionale Filomena Calenda.

“È da troppo tempo che si attende un provvedimento equo e giusto – ha spiegato l’inquilina di palazzo D’Aimmo – Già diversi anni fa, in merito, fu presentata in Senato una proposta di legge di iniziativa popolare che raccolse oltre 400mila firme. Documento, però, finito nel dimenticatoio. Per di più l’Anmic – ha aggiunto Calenda – ha fatto pervenire all’attuale governo una serie di richieste per garantire l’aumento, in modo da tener fede a quanto annunciato in campagna elettorale. Tuttavia, dopo mesi di ripetute promesse, tutto è rimasto invariato, disattendendo le aspettative di quanti avevano sperato in un miglioramento delle loro condizioni. Ancora una volta a rimetterci sono coloro che, invece, avrebbero più bisogno di aiuto e sostegno. Speriamo – ha concluso l’esponente di maggioranza – di poter dare agli invalidi civili delle risposte in tempi celeri, altrimenti sarò pronta ad unirmi all’azione di protesta per garantire a tutti il diritto di vivere dignitosamente”.

 

 

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