I consigieri regionali 5 Stelle criticano l’immobilismo del Presidente Donato Toma

Sono state numerose le decisioni assunte nel corso dell’ultima convocazione del Consiglio regionale, che ha mostrato la debolezza del Presidente Donato Toma, che è andato ancora una volta sotto nelle votazioni, opponendosi, come spesso fa, a scelte di buon senso.

Sono queste alcune delle considerazioni che muovono i consiglieri regionali del Gruppo del Movimento 5 Stelle;   partono da un argomento preciso per dimostrare le loro tesi, che riguardano essenzialmente “una maggioranza sempre più allo sbando, che abdica spesso la programmazione alle opposizioni, anche interne”.

Scrivono come “oggi è stata la volta della sospensione degli accertamenti sulle caldaie”, il voler praticamente evitare che i tecnici si rechino nelle case dei cittadini, in piena pandemia, rischiando nuovi contagi.

Affermano che “era un atto dovuto”, già predisposto in altre regioni, un atto di cui se n’è accorta anche parte della maggioranza, tranne i fedelissimi del Presidente, che si è opposto alla decisione, andando così sotto nella votazione.

Le critiche non si fermano a questa vicenda, c’è dell’altro che mostra l’immobilismo del Presidente, come la questione dello scuolabus di Lupara, dove sia lui che il suo Assessore Quintino Pallante non sono intervenuti in tempo.

Il tema arriva in aula, dove si conviene, in modo unanime, di dotare il Comune dello Scuolabus, tutto però attraverso una mozione che è un impegno, quello di attivarsi per risolvere il problema, così come ci si dovrebbe attivare per risolvere la questione delle caldaie.

I consiglieri del Movimento 5 Stelle, però, vogliono sottolineare che sono state davvero tante le volte che gli impegni chiesti dal Consiglio al Presidente della Giunta vengono ignorati dallo stesso.

Intanto commentano alcune azioni positive, come l’attivazione di borse di studio per studenti e ricercatori  in materie scientifiche, soprattutto nei settori della Sanità pubblica e dell’Industria ad alto valore tecnologico e come la destinazione dell’avanzo di bilancio 2019 alle strutture che erogano i servizi socio-sanitari e sociali.

 

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