La surroga dei consiglieri regionali nelle opinioni degli estromessi Paola Matteo, Massimiliano Scarabeo ed Antonio Tedeschi.

Dagli estromessi dal Consiglio regionale Paolo Matteo, Massimiliano Scarabeo ed Antonio Tedeschi riceviamo questo comunicato, che spiega le ragioni dei loro ricorsi alla scelta di approvare un articolo alla Legge di Stabilità 2020 del Molise, oggi segnalato dal Consiglio dei Ministri, che chiede una debita correzione.

Surroga dei Consiglieri. Per il Consiglio dei Ministri la scelta del Consiglio Regionale del Molise denota problemi di legittimità. Matteo, Scarabeo e Tedeschi: il Governatore si attivi per ottemperare agli atti consequenziali previsti.

“Il Consiglio dei Ministri ha rilevato problemi di legittimità nella legge di stabilità 2020 della Regione Molise. Più precisamente è intervenuto sull’articolo inerente la surroga dei consiglieri agli assessori nominati in Giunta, utilizzando un emendamento inserito ad hoc, proprio in fase di approvazione della Legge di Bilancio regionale. La questione è stata portata dapprima davanti alla giustizia amministrativa, che ha declinato al sua competenza, e ora pende davanti al Tribunale di Campobasso che ha già fissato le relative udienze.

Di ieri la decisione da parte del Consiglio dei Ministri, che avallando le nostre perplessità e argomentazioni giuridiche circa la legittimità di quanto approvato dal Consiglio Regionale, ha deciso di soprassedere visto l’impegno assunto della Regione a revocare il provvedimento così osservato.

Avevamo ragione e avremo ragione!

Quello che, prontamente e convintamente abbiamo esternato al Governatore era un invito a non destabilizzare la Regione, al fine di evitare ogni ricaduta sull’operato dello stesso Consiglio.

Ma i protagonisti di questa oscura e grottesca vicenda, incorrendo in un errore marchiano, hanno preferito seguire una strada tecnicamente impercorribile. Praticamente un vicolo cieco. Tanto è vero che ora devono fare necessariamente marcia indietro cancellando un’aberrazione giuridica sfociata in una “legge regionale provvedimento” tesa ad eludere i contenziosi e oggi osservata e da revocare.

Adesso aspettiamo che il Presidente della Giunta, il Presidente del Consiglio Regionale e il Consiglio Regionale si attivino immediatamente per ottemperare agli impegni assunti con la Presidenza del Consiglio dei ministri adottando ogni atto consequenziale previsto dalla legge, ripristinando lo stato di diritto e la conseguente reintegra dei consiglieri illegittimamente estromessi. Il tutto con ampia riserva di ogni azione a tutela di ogni diritto ed interesse leso.

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