La tristezza della Sanità molisana tra accuse, dismissioni ed auto-difese

Lo sanno anche le pietre, nel nostro infelice Molise la tutela della salute è diventata merce rarissima, per le ragioni che da anni ormai quotidianamente siamo, nostro malgrado, costretti a sottolineare.

Debito, dismissioni, posti letto sottratti al pubblico, numero di abitanti fuori normativa, soprattutto un disimpegno politico che ha visto finora tanti voraci accusatori e altrettanti grintosi personaggi che si auto-assolvono, magari minimizzando le loro, pur legittime responsabilità.

Una palude di caos, diremmo, dove i “se” ed i “ma” si sprecano, perché riempiono i tanti comunicati stampa, ma non certo costruiscono una Sanità pubblica di Qualità, come recita un finora paziente Forum di Comitati ed Associazioni di molisani.

Torniamo spesso al gioco delle parti, i politici lo fanno da sempre, ma oggi sembrano voler incrementare la tendenza.

L’ultimo atto è questo fantomatico nuovo Piano Operativo Sanitario, che nessuno conosce ancora , ma che qualcuno dice che forse si, forse uno o due lo conoscono già, naturalmente avversari politici, naturalmente gente che sottobanco è stata già informata.

Così arriva in redazione una nota del capogruppo PD in Consiglio regionale, Micaela Fanelli, che afferma subitissimo : “Perché i commissari governativi si ostinano sa ripetere di non poter fornire alcuna anticipazione sul nuovo Programma Operativo, ma l’onorevole Antonio Federico, invece, sembra ne sia perfettamente a conoscenza, disquisendone e proponendo suggerimenti, mentre il Consiglio regionale – e quindi tutti i molisani – restano ancora all’oscuro di tutto?”.

Naturalmente siamo ai punti di domanda, tutta una serie di moti sul genere “informazione si, informazione no, io non so, tu forse sai, noi non sappiamo”.

Dall’altra parte, intanto, incassiamo la risposta dell’onorevole Federico, che rimanda al mittente le accuse, affermando che lui non ha avuto nessuna anticipazione, ma che, cosa che avrebbero dovuto far tutti i rappresentanti delle forze politiche, ha operato nel pieno del suo mandato istituzionale, perché dice “ho raccolto istanze e segnalazioni dal territorio, ma ho anche incontrato i commissari … però in sostanza non conosco i contenuti del Piano, ma conosco le soluzioni che il Movimento 5 Stelle propone da anni e , soprattutto, conosco i suggerimenti di quanti ho incontrato in questi mesi”.

Insomma siamo alle solite, si discute di Sanità, di Piani sconosciuti, di progetti e proposte, tutto mentre i cittadini stanno viaggiando in sofferenza, incrociando le dita, anche e soprattutto perché se succede loro qualcosa, non ci arrivano proprio, in tempo giusto, nei luoghi dove potrebbero salvarli.

E’ questa la situazione più chiara … il resto so chiacchiere amare.

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