Il periodo richiede una attenzione molto particolare a quelle che sono le politiche di salvaguardia di genere, rivolte soprattutto alle tutele complessive delle donne, in fatto di lavoro, ma anche di protezione e difesa dei diritti.
Nel Partito Democratico sono numerose le attività in tal senso, partendo dal Gruppo Consiliare in Regione, dove il consigliere e Segretario del Partito, Vittorino Facciolla ripropone un provvedimento approvato dalla Regione Lazio sulla parità salariare per uomini e donne.
“MI farò portatore di questa istanza” – afferma – condividendo con tutte le componenti del Partito un documento che “sarà presentato al Consiglio Regionale per discuterlo e possibilmente approvarlo”.
Segue Micaela Fanelli e Patrizia Manzo del Movimento 5 Stelle, che hanno presentato uno specifico Ordine del Giorno in cui chiedono maggiori tutele per le Case rifugio ed i Centri antiviolenza, che svolgono un grande ruolo per le donne.
Rispondono in concreto alle dichiarazioni della Presidente della Commissione Regionale di Parità, Maria Grazia La Selva, che si è dichiarata contraria alle Case Rifugio e di mancanza di dignità delle donne, affermando, secondo le due consigliere regionali, “un principio che si presupponeva fosse ormai dato per certo”, riferendosi, in senso negativo, ad una convivenza con altre donne, appartenenti ad altre culture. Un voler rimettere tutto in discussione, che diventa grave per una persona, che nel suo ruolo, dovrebbe promuovere l’uguaglianza.
E della Presidente La Selva e delle sue dichiarazioni se ne occupa anche il Gruppo Consiliare di Campobasso del Partito Democratico e della Sinistra.
Scrivono i consiglieri Trivisonno, Salvatore,. Battista e Chierchia che la Presidente regionale di Parità “vorrebbe, con un salto temporale riportarci drammaticamente nel Medioevo”, sottolineando la lontananza dalla Convenzione di Istambul e dai concetti, oggi basilari, di inclusione e di protezione di tutte le donne, europee, italiane e di altre culture.
