Dalle Istituzioni gli auguri di una buona e serena Pasqua, ma anche la speranza per un futuro fuori dal pericolo della pandemia

Gli auguri istituzionali di questa Pasqua sono caratterizzati quasi tutti nell’ambito del superamento del periodo dell’emergenza pandemica e per lo più sottolineano lo stato di difficoltà dei molti, che mal sopportano il rispetto delle norme e quelle regole di base per evitare lo scoppio di veri e propri focolai infettivi.

Non poteva mancare il Presidente della Giunta regionale, Donato Toma, che ricorda come sia trascorso oltre un anno da quando è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria. Sottolinea come “la vita di tutti noi, la nostra quotidianità, le normali relazioni alle quali eravamo abituati hanno subito un brusco cambiamento”.

Ricorda quanti sono venuti a mancare, una ferita inguaribile che addolora: “Abbiamo perso parenti, amici, persone care, un ricordo indelebile che difficilmente potrà essere cancellato dalla memoria di quanti hanno vissuto questa tragedia”.

Ma chiude con la speranza, che affida ai vaccini, che dovrebbero tra qualche mese consentirci di tornare alla normalità, alle nostre abitudini.

Tra i Sindaci trasmette ai suoi concittadini, ufficialmente, gli auguri quello di Isernia, Giacomo d’Apollonio, che ricorda come questo sia un periodo che sta rappresentando una dura prova per tutti e cita i sacrifici e le rinunce che la pandemia impone. Ma anche vuole sottolineare i primi, effettivi segnali positivi per merito della campagna di vaccinazione. “Nella nostra città” – afferma – sono già numerose le persone vaccinate, quantomeno con la prima dose, e il Comune sta dando il suo concreto apporto di collaborazione, avendo concesso l’uso d’un ampio locale dell’Auditorium in cui è stato allestito un centro di somministrazione dei vaccini”.

Conclude con la fiducia nel futuro e la considerazione che, nonostante le difficoltà, i prossimi giorni di festa siano vissuti da tutti con gioia e serenità.

Sono Auguri ed è consuetudine che le parole augurali si accettino sempre con il sorriso, ma davvero oggi sembrano lontane dalla concretezza di questo periodo di vita, dove i problemi sono tanti, moltiplicati dall’emergenza e spesso abbiamo dovuto constatare che le istituzioni rappresentano momenti a sé stanti, vedi le crisi nazionali, ma anche i balletti regionali per le poltrone, le polemiche continue tra i vertici del sistema sanitario e le tante criticità, gli ospedali, il personale, le cure e soprattutto le troppe vittime, ma anche le risposte mancate ai cittadini che protestano e chiedono e pretendono attenzione.

Comunque grazie per gli Auguri, ma l’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario e la soluzione dei mille altri problemi molisani ci è dovuta, non perché sia un dono, ma proprio perché ce lo impone la Costituzione.

 

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