Filomena Calenda: E’ importante assegnare le risorse avendo cura di distinguere le disabilità.

Il prossimo 3 luglio scadono i termini per partecipare al bando “Fna- Fondi  non autosufficienza 2018”. Da una attenta lettura sono emersi aspetti spinosi. Se la stesura del Fna avesse avuto una più attenta analisi e valutazione, magari con una  ricognizione preventiva di quella che è la situazione attuale, oggi avremmo potuto offrire ai destinatari della misura, già provati dalla sofferenza, uno strumento migliore, che offrirebbe piccoli sollievi. Invece, mio malgrado, osservo ancora una volta poca lungimiranza e poco approfondimento su una materia tanto delicata quanto complicata. Aver distribuito le risorse assemblando tutti i servizi, non consente alla platea dei  destinatari di usufruire dei servizi assegnati a ogni singolo utente. Lo strumento “Smava”, che assegna i punteggi per l’accesso alle graduatorie, aumenta i parametri, così di fatto, si  restringe ancor più la forbice che già di per sé è fin troppo risicata e il ventaglio dell’offerta di sostentamento è caotico e poco armonizzato. É importante – spero ci si attivi con largo anticipo per il prossimo anno, coinvolgendo tutte le categorie dei destinatari – assegnare le risorse, avendo cura di distinguere le disabilità non solo in base alla gravità, ma anche in base all’ età del malato, alla sua condizione sociale (se vive o meno da solo), in base alle varie patologie, distinguendole sulla scorta della frequenza con cui colpisce i cittadini molisani.

Spero che il presidente Toma voglia sospendere in maniera cautelativa il bando, così da operare correzioni urgenti e necessarie. Confido nella sensibilità del presidente, che sicuramente provvederà a risolvere le criticità emerse.

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