Mobilità sanitaria e risorse, Federico: ‘la spesa allo Stato’

Anche il tema della mobilità sanitaria presente nella legge di Bilancio approvata alla Camera dei deputati. Un aspetto fondamentale soprattutto per le regioni, come il Molise, in Piano di rientro e sede di Istituti privati di livello internazionale.

In merito, l’onorevole molisano del Movimento 5 Stelle, Antonio Federico, ha presentato un ordine del giorno collegato alla Manovra che si pone vari obiettivi, come garantire la qualità dei servizi al cittadino, il libero accesso alle prestazioni di realtà private senza gravare sulle casse della sanità regionale quindi senza pesare sulle spalle dei molisani.

Nella circostanza si impegna il Governo a rivalutare il fabbisogno sanitario della regione in funzione della mobilità attiva derivata dall’extrabudget, ad esempio del Neuromed di Pozzilli, in modo da garantire al Molise maggiori risorse economiche ponendo fine al sistema di compensazione tra le regioni.

“Da anni, infatti – sottolinea Federico – questo meccanismo ha mostrato tutti i suoi difetti: tempi lunghi per i pagamenti, addirittura anche due anni, contenziosi, cronici problemi di liquidità, difficile definizione dei contratti con i privati accreditati. L’impegno al Governo prevede che debba essere lo Stato ad occuparsi della spesa legata alla mobilità attiva e non più le Regioni. Questo, in Molise, può avere un effetto immediato: liberare milioni di euro che potranno essere utilizzati per rinforzare il sistema sanitario pubblico regionale. La Manovra e i decreti di questi mesi prevedono risorse eccezionali per contrastare la pandemia, ma ora le istituzioni devono mettere in campo misure altrettanto eccezionali per rinnovare i rapporti interregionali in campo sanitario, snellirne i meccanismi e ricominciare a puntare concretamente sul pubblico”.

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