Risorse per la procreazione medicalmente assistita, Aida Romagnuolo incassa l’ok dal Consiglio regionale

Soddisfazione per la consigliera regionale Aida Romagnuolo. Anche la mozione sulla procreazione medicalmente assistita, discussa nell’ultima seduta del consiglio regionale, è passata all’unanimità.

L’inquilina di palazzo D’Aimmo ha chiesto lo stanziamento di ulteriori risorse economiche finalizzate a consentire a tutte le coppie molisane, con i requisiti previsti per legge, e costrette a ricorrere alla fecondazione assistita, di accedere al servizio pubblico, potendo contare su un concreto sostegno. Premesso che il Servizio Sanitario Nazionale ha inserito nei Lea la procedura della PMA e considerato che le singole Regioni possono garantire servizi e prestazioni ulteriori rispetto a quelli previste utilizzando risorse proprie, è stato rilevato come in Molise il sistema pubblico non attui tale procedura.

“Anni fa – ha spiegato la consigliera Romagnuolo – il servizio era attivo all’ospedale Cardarelli di Campobasso. Veniva effettuata la fecondazione di II e III livello, non solo per i cittadini molisani, ma anche e soprattutto per molte coppie provenienti da regioni limitrofe. Per dinamiche non molto chiare, tale prestazione è stata improvvisamente interrotta”. La consigliera Romagnuolo ha poi impegnato il presidente Toma a dare notizia della Commissione regionale per la PMA prevista dal Decreto n. 98 del 3 settembre 2014, Deliberazione della Giunta Regionale n.236 del 4 giugno 2014, recante: ‘Costituzione della Commissione Regionale per la Procreazione Medicalmente Assistita’.

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