Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande dei giudici 3 dei 6 spacciatori albanesi tratti in arresto nei giorni scorsi dai Carabinieri e rinchiusi in cella nel penitenziario di Larino. Tra essi i cugini Lecini.
L’inchiesta è partita da San Salvo nel maggio del 2015 e oltre lo spaccio nelle località adriatiche del Basso Chietino ha coinvolto anche le piazze di Termoli, Campomarino e San Martino in Pensilis con ingenti guadagni illegali.
Dalla stessa Albania l’approvvigionamento della cocaina che giungeva poi sulle coste abruzzesi e molisane. Nei prossimi giorni ci saranno gli altri interrogatori.