Sono oltre 2500 gli studenti molisani impegnati da oggi alla Maturità

Ha preso il via, con la prova di italiano scritto l’esame di Maturità 2019, un esame che da sempre ha rappresentato lo spauracchio degli studenti e le ansie delle loro famiglie.

Quest’anno in Italia sono impegnati oltre 520mila candidati, tra interni ed esterni, che saranno esaminati da oltre 13 mila commissioni di docenti, a fronte di più di 26 mila classi coinvolte.

In Molise gli studenti impegnati sono 2.719, tra questi 45 gli esterni, 2117 nella provincia di Campobasso e 602 in quella di Isernia.

Le commissioni formate da insegnanti per lo piùesterni ad ogni scuola, salvo il rappresentante interno, sono 56 a Campobasso e 17 ad Isernia.

La prima prova, quella odierna riguarda sette tracce divise in tre tipologie di prove (anziché le quattro del passato) in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.

La tipologia A riguarda l’analisi del testo e gli autori salgono da uno a due per coprire ambiti cronologici, generi e forme testuali diversi e quest’anno riguarda Giuseppe Ungaretti e Leonardo Sciascia, il primo attraverso un testo poetico sul “porto sicuro”, il secondo con un brano tratto da “Il giorno della Civetta”.

Con la tipologia B si propone ai maturandi un singolo testo compiuto o un estratto chiedendone l’interpretazione seguita da una riflessione personale.

E qui tocca a Tommaso Montanari con le “istruzioni per il futuro”, a Steven Sloman e Philip Fernbach con “L’illusione della conoscenza” e

Corrado Stajano con “Eredità del Novecento”.

La tipologia C è il vero e proprio tema e può essere accompagnata da un breve testo di appoggio. Bisogna dire che ci sono state diverse polemiche per la scelta di eliminare il tema storico che come tale non ci sarà più, ma lo scorso anno l’ha scelto appena l’1,1% dei ragazzi.

Comunque per questa tipologia gli studenti candidati hanno trovato un Tema di attualità partendo dal discorso del prefetto Luigi Viana in occasione del trentennale dell’uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e uno che si pone “Tra lo sport e la storia” – da un articolo di Cristiano Gatti del 2013.

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