Green Pass: dal primo settembre si cambia per viaggiare e per lavorare a scuola e all’Università.

Da mercoledì primo settembre cambieranno alcune regole in relazione all’uso della Certificazione Verde per il Covid 19, il meglio conosciuto green pass.

Dopo i ristoranti, i cinema, i teatri, gli stadi, le piscine e le palestre, sarà attivata la novità dell’obbligo di esibire la certificazione in alcune altre circostanze, come quella di poter viaggiare sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza, ma anche di ottenere una sorta di permesso per lavorare a scuola e per entrare nelle Università.

Per i mezzi di trasporto si estende l’obbligatorietà, già presente per i viaggi in Europa, del green pass per i voli aerei nazionali,  dove però basterà aver ricevuto anche una sola dose del vaccino, ma almeno da 15 giorni, oppure essere guariti dal Covid o in possesso di un tampone negativo.

Anche per salire sui treni sarà necessario la certificazione, quelli a lunga percorrenza, in alta velocità come le Frecce ed Italo, ma anche gli Intercity, compreso i notturni.

La loro capienza sarà aumentata dal 50 all’80%.

Esclusi dall’obbligo i treni regionali e locali, come anche i mezzi urbani, quali tram, metropolitana, autobus ed i treni per i pendolari, mezzi sui quali bisognerà rispettare il distanziamento e l’utilizzo della mascherina sul volto.

Non sono esclusi dall’obbligo gli autobus di linea che collegano regioni diverse, autobus sia pubblici che privati, compreso i mezzi a noleggio.

Anche sulle navi ed i traghetti con servizio interregionale scatta l’obbligo del green pass, che viene escluso per il trasporto sullo Stretto di Messina, cosa che vale anche per gli aliscafi che collegano le isole minori, considerati in regime di trasporto locale.

Potranno comunque accedere su tutti i mezzi di trasporto e senza l’obbligo della certificazione i bambini al di sotto dei 12 anni e le persone che non possono vaccinarsi per motivi di salute, naturalmente sulle basi di relativa certificazione medica.

Per la scuola e l’Università l’obbligo riguarderà tutto il  personale, insegnanti, amministrativi e dirigenti scolastici.

Per coloro che non rispettano le disposizioni sono previste sanzioni, nello specifico: chi non potrà accedere nelle strutture scolastiche sarà considerato in “assenza ingiustificata”; al quinto giorno il rapporto di lavoro verrà sospeso con lo stipendio bloccato e si provvederà alla loro sostituzione con personale supplente.

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