Tiene banco e preoccupa la questione dell’emergenza idrica in Molise

L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale ha alzato il livello di severità idrica per diversi territorio del Sud Italia, con particolare attenzione al comparto idropotabile. Anche il Molise rientra nel quadro delle emergenze, in particolare per il ruolo strategico che svolge nello schema di trasferimento idrico verso altre regioni. Nel corso dell’ultima seduta dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi dell’acqua si è discusso della crescente criticità che sta interessando lo schema che collega la diga del Liscione alla diga di Occhito sul Fortore, in Puglia. Tale sistema sta registrando un deficit di quasi 50 milioni di metri cubi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una situazione che ha già costretto a ridurre l’utilizzo per fini irrigui, consentendo l’irrigazione solo in forma di emergenza, così da tutelare la priorità dell’uso potabile.

Proprio per fare il punto su questo trasferimento e sugli altri collegamenti idrici che coinvolgono il Molise, è stato programmato per venerdì un incontro tra l’Autorità di Bacino e i rappresentanti della Regione. L’obiettivo è valutare soluzioni immediate e interventi di medio periodo per fronteggiare una crisi che rischia di aggravarsi con l’avanzare dell’estate.

La situazione nel Molise si inserisce così in un contesto di crescente pressione sulle risorse idriche dell’intero Appennino meridionale. La necessità, come emerso durante l’incontro, è di una stretta collaborazione interregionale, richiamando l’urgenza di dati più precisi anche da parte dei Consorzi di Bonifica, ai quali è stato chiesto di fornire aggiornamenti puntuali sui consumi, fondamentali anche per la pianificazione di eventuali trasferimenti verso l’uso potabile.

L’attenzione resta quindi alta nella regione, sia per la sua vulnerabilità interna sia per la funzione strategica che svolge nei delicati equilibri idrici dell’intero bacino.