Torna il Lotto Zero nel dibattito del Consiglio Comunale di Isernia

La vicenda del Lotto Zero, il collegamento di 5 chilometri tra il bivio di Pesche e quello di Miranda, che urla di uno sperpero immenso di risorse pubbliche, torna alla discussione, oggi in Consiglio Comunale di Isernia, a causa di una nuova interpellanza proposta dall’opposizione di centrodestra.

A tal riguardo intervengono i dirigenti del Partito Comunista dei Lavoratori, gente che da anni si oppongono alla realizzazione di un’opera che considerano inutile e assai dannosa, perché toglie risorse alle opere davvero utili che si dovrebbero realizzare nel territorio.

Propongono, attraverso la provocazione di una “controinterrogazione extraconsiliare” alcuni punti, che ritengono interessanti e significativi.

Chiedono dunque al Sindaco:

  1. se non intende bloccare quello che sotto il profilo sociale è un saccheggio ambientale e di risorse pubbliche;
  2. se intende, nel contempo, sostenere un tavolo istituzionale coordinato con gli enti locali e la Provincia di Isernia al fine di ottenere dal Ministero delle Infrastrutture e dal MEF lo storno immediato degli ingenti fondi suddetti verso le opere realmente utili anche per l’asse Tirreno Adriatico, come il viadotto Longo Sente di Agnone, la Fresilia che collega due statali essenziali, la Bretella di Venafro, la zona dell’Alto Volturno per il tratto dalla galleria di Colli a Roccaravindola bivio, o ancora il collegamento verso Napoli, visto che a tali opere invece i fondi vengono negati, e che una volta sperperati il fiume di milioni  per il lotto zero inutile e dannoso non vi saranno più sufficienti risorse per le suddette opere utili;
  3. In ogni caso per quale ragione non si emette un provvedimento comunale di blocco immediato dei lavori, atteso che non risulta l’approvazione del progetto definitivo in variante al Piano Regolatore con delibera del Consiglio Comunale, né risulta la valutazione “alternativa zero” , vizio che da solo rende nullo tutto il progetto elaborato, a parte la violazione della distanza minima di 200 metri dalle sorgenti San Martino, prevista dalla legge ed evidenziata dall’autorevole geologo dott. Succi esperto del territorio, e quant’altro ben argomentato nelle reiterate istanze presentate al Comune unitamente a Comitati e Associazioni antimafia al cui dettaglio si rinvia;
  4. Se intende prendere atto che avallare la suddetta situazione può essere motivo di corresponsabilizzazione con le precedenti amministrazioni per eventuali ipotesi di danni erariali e di varie responsabilità penali, ricordando peraltro che la vicenda del lotto zero è oggetto di inchiesta penale ed erariale, oltre che di giudizio di merito pendente innanzi al TAR, dei cui esiti si è in attesa.