Ad Agnone si estendono le iniziative di valorizzazione dei borghi

La questione dello spopolamento delle aree interne e dell’abbandono delle comunità rurali, anche in Molise è spesso al centro del dibattito, non solo nel panorama politico: cittadini, associazioni e realtà imprenditoriali negli ultimi anni hanno cercato di fronteggiare, ciascuno con le proprie proposte, il problema, organizzando iniziative e pianificando opportunità e progetti per convincere giovani e famiglie a restare.
Intano, l’Italia rischia il completo abbandono di 5 mila borghi, che potrebbero diventare così delle città fantasma. In questo contesto, tra le proposte di valorizzazione e rilancio delle aree montane e rurali, rientra l’assegnazione del Premio Agnone, che quest’anno sarà conferito il 7 ottobre in una cerimonia che si svolgerà nella cittadina altomolisana.
Un premio che è stato istituito dall’Università delle Generazioni, l’organizzazione culturale con sede in città, fondata nel 1993 da 4 personalità del panorama culturale locale, tra cui Domenico Lanciano.
Lo stesso fondatore, circa 40 anni fa fu protagonista di un’altra iniziativa, questa volta a sostegno del borgo calabrese di Badolato. Qui il 7 ottobre del 1986 lanciò lo slogan, di forte impatto mediatico, “Badolato paese in vendita”: una campagna simbolica e di protesta, ma che riuscì a promuovere l’acquisto di case vacanze nel piccolo comune, contrastandone lo spopolamento. Parallelamente al Premio Agnone quindi, in Calabria il 7 ottobre si svolgerà anche la consegna del Premio Badolato. Entrambi i riconoscimenti hanno l’obiettivo comune di valorizzare le personalità del panorama artistico e culturale contemporaneo, ma anche di dare risalto ai borghi che ospitano la cerimonia di premiazione.