Divulgati gli ultimi dati sullo stato delle risorse idriche in Molise

Sono stati analizzati anche i dati relativi al Molise, nel corso dell’ultima riunione dell’Osservatorio sugli Utilizzi delle Risorse Idriche indetta dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, un ente istituito nel 2016 che si occupa del monitoraggio dello stato delle risorse idriche.
Un tavolo che proprio in vista dell’imminente arrivo della stagione estiva, ha evidenziato un quadro già critico su tutta l’area oggetto di analisi, e che comprende oltre al Molise, le regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, e parte del Lazio e dell’Abruzzo. Lo stato di severità idrica, questa l’espressione tecnica utilizzata dagli esperti dell’Osservatorio, interessa dunque tutti i territori elencati, sia in merito alle risorse di acqua potabile che a quelle impiegate per l’irrigazione in agricoltura.
Un quadro che riguarda anche il Molise, dato che, per quanto concerne la valutazione delle risorse disponibili nella rete idrica, lo stato di severità è stato definito medio alto.
Oggetto di confronto in sede di riunione è stato anche il potenziale trasferimento delle acque dal Molise alla Puglia, ovvero dall’invaso  del Liscione a quello di Occhito, una possibilità per la quale è stata prevista la realizzazione di un apposito programma di studio e di analisi dei dati.
Proprio in merito al lago di Occhito, i dati forniti dall’osservatorio evidenziano un deficit di circa 70 Mm3 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, traducibile in una forte criticità per l’approvvigionamento irriguo.
Al termine del tavolo tecnico il segretario Generale Vera Crobelli ha rimarcato anche la necessità di una continua collaborazione tra gli enti e le istituzioni competenti al fine di gestire la situazione attuale e programmare le linee di intervento: “Dopo confronti, valutazioni ed integrazioni sullo stato attuale di criticità – ha affermato – è emersa da parte di tutti la necessità di uno scambio dei programmi di interventi strutturali e non strutturali posti in essere ed in fase di avvio, al fine di ottimizzare il lavoro costante e continuo dell’Osservatorio.”