Un presidio indetto per la prossima settimana davanti alla sede della Giunta Regionale di Campobasso, è il modo con il quale le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL chiederanno l’attenzione della politica in occasione dello sciopero dei lavoratori che operano nel settore della sanità privata accreditata e delle strutture assistenziali.
Oltre 5 mila gli operatori coinvolti nello sciopero sul territorio molisano, che nella giornata di giovedì 22 maggio si asterranno dal lavoro perché hanno spiegato i sindacalisti, non si vedono riconosciuti diritti basilari: il contratto nazionale di lavoro, hanno infatti sottolineato in una nota, per i medici della sanità privata è scaduto da oltre sei anni, quello degli operatori nelle strutture di assistenza da più di dodici. Una situazione che comporta lo stato di precarietà del personale, con salari sempre fermi.
Lo sciopero ed il presidio serviranno a rafforzare inoltre la richiesta di un incontro formale con il Presidente della Regione Francesco Roberti e con l’Assessore alla Sanità Michele Iorio per cercare soluzioni adeguate a tutelare i diritti della categoria.
“Chiediamo un atto politico forte: subordinare l’accreditamento e il rinnovo delle convenzioni con le strutture private al rispetto dei contratti collettivi nazionali sottoscritti dalle organizzazioni rappresentative. – questa la richiesta dei sindacalisti – È una misura di civiltà, non una provocazione.”