Non poteva essere altrimenti, il Molise, che aveva già decretato la vasta area costiera come zona rossa, a fronte di un proliferare massiccio del virus mutato, la cosiddetta variante inglese, risultata micidiale anche e soprattutto per le fasce più giovani di popolazione e che, secondo gli esperti, non ha ancora espresso la sua forte e prorompente carica di contagio, doveva per forza di cose essere inserito tra le fasce almeno arancioni e dunque limitare di molto alcune delle libertà, previste in una zona gialla.
Lo dicono il proliferare dei contagi, che, secondo le analisi degli specialisti, ha espresso, finora, solo il 50% del potenziale della diffusione e che non è più solo ascrivibile alla zona del Basso Molise, ma anche in altre zone, visto che sono stati rilevati casi nell’isernino e nel venafrano.
Una questione dunque di forte emergenza, che tradotta in comportamenti, implica le regole sancite per le zone arancioni del Paese e che vogliamo ribadire:
gli spostamenti entro i confini del proprio comune, oppure, nel caso di chi risiede nei centri che contano meno di 5mila abitanti, entro 30 chilometri di distanza (anche fuori provincia o fuori regione ma con l’esclusione del proprio capoluogo), restano liberi tra le 5 e le 22, mentre per spostarsi nella notte servirà una autocertificazione per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
fatto salvo il coprifuoco, sono consentite, solo all’interno del proprio comune, le visite a parenti e amici per una sola volta al giorno, per un massimo di due persone di età superiore ai 14 anni, oltre a quelle residenti nell’abitazione di destinazione, ma senza restrizioni per gli under 14 e le persone disabili o non autosufficienti conviventi con i visitatori;
la mobilità tra regioni resta vietata, ma è confermata la possibilità di andare nella propria seconda casa anche se è fuori regione. Possono spostarsi solo i membri della famiglia, è dunque vietato ospitare amici e parenti che abitano stabilmente in altre case. Inoltre sono vietati gli affitti brevi: l’atto di proprietà e il contratto d’affitto della seconda casa deve essere antecedente al 14 gennaio 2021;
Bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti non possono ospitare clienti se non per il tempo necessario al ritiro dei prodotti d’asporto, possibile senza restrizioni dalle 5 alle 18 e, fino alle 22, solo per le attività diverse dai bar, non provvisti di cucina e dai commercianti al dettaglio di bevande;
La consegna di cibo a domicilio per i ristoranti, invece, è libera da limiti di orario, anche fuori comune, mentre possono restare aperti dopo le 18 gli esercizi che vendono cibi e bevande attivi nelle aree di servizio e rifornimento carburante delle autostrade e negli ospedali.
i negozi restano tutti aperti, ma nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi i centri commerciali con tutti gli esercizi commerciali presenti al loro interno, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole;
resta intanto consentito, a fronte di una prenotazione telefonica di un appuntamento, l’espletamento delle pratiche amministrative che richiedono la presenza materiale del cittadino presso un ufficio o sportello pubblico;
chiusura dei musei, cinema, teatri e centri ricreativi, mentre resta possibile sfruttare gli spazi di teatri e cinema per trasmettere spettacoli in streaming;
Nessuna limitazione, invece, per cerimonie religiose e funerali, ai quali si può partecipare nel rispetto delle norme sul distanziamento e sull’uso delle mascherine, cosa valida anche per le manifestazioni;
possibile spostarsi fuori comune, ma sempre restando in regione, per praticare sport come sci di fondo, scialpinismo e ciaspolate, ma non passeggiate in montagna;
Lo sport è consentito solo all’interno del proprio comune. Sospesi gli incontri di sport di contatto per gli amatori e le attività motorie da praticare in piscine e palestre, salvo quelle strettamente legate a riabilitazione medica, mentre restano consentite, pur senza pubblico, le manifestazioni sportive professionistiche e l’attività venatoria. E’ possibile svolgere attività motoria individuale all’interno del comune, rispettando il distanziamento;
Si può uscire dal proprio Comune solo per svolgere attività fisica che non è possibile fare nella propria zona, tipo per raggiungere un campo da tennis se nel proprio comune non è presente. In nessun caso si può uscire dalla propria regione. Rimangono comunque chiuse palestre e piscine.