Non si ferma il dibattito politico sull’acqua alla Puglia

Continua a tenere banco la questione dell’acqua alla Puglia a seguito degli incontri tra la regione Molise e quella a guida di Michele Emiliano per discutere di un eventuale accordo che ne stabilisca il passaggio dall’invaso del Liscione al tacco d’Italia .

Era stata la capogruppo del Partito democratico Opposizione a palazzo d’Aimmo Micaela Fanelli ad alzare il tiro politico accusando senza mezzi termini il centrodestra di volere svendere l’importante bene pubblico. In risposta però il consigliere della Lega Massimo Sabusco Delegato al settore aveva chiarito i termini di una collaborazione istituzionale per ricercare delle soluzioni non a vantaggio di una sola parte bensì che potesse soddisfare le esigenze si in particolaere della provincia di Foggia ma prima di tutto del Molise. Oggi dal Governo a guida centrosinistra arrivano le dichiarazioni del Capogruppo di ‘Per la Puglia’ – Antonio Tutolo promotore degli incontri tra le due Amministrazioni.

“Non chiediamo di sottrarre nulla, ma di utilizzare ciò che avanza dopo l’irrigazione dei 6.000 ettari di terreni molisani (parliamo di circa 18 milioni di metri cubi), che sarebbero raggiunti dalla nuova rete di distribuzione, alleviando condizioni critiche anche lì. Quindi, l’acqua in eccesso sarebbe tanta, e solo quella, andrebbe alla Puglia per uso potabile, liberando così la diga di Occhito per l’irrigazione. Mi riesce difficile – ha così continuato – comprendere come esponenti del Partito Democratico molisano, lo stesso partito che in Puglia è in maggioranza, possano andare contro un’interlocuzione basata su un principio così semplice: l’utilizzo di risorse in eccesso”.