Una interrogazione per fare chiarezza sul destino dei lavoratori della ex Ittierre di Pettoranello dell’imprenditore Tonino Perna è stata depositata in consiglio regionale dal Movimento 5 Stelle. Nel 2019 la chiusura dei battenti della fabbrica tessile alle porte di Isernia per le difficoltà incontrate dalla congiuntura industriale nazionale e il crack finanziario della Holding che, forse, tra le varie problematiche aveva un numero di dipendenti troppo elevato rispetto alle sue potenzialità, circa un migliaio, 4 mila invece con l’indotto.
Molte di queste maestranze sono rimaste senza sussidi economici all’indomani del crollo del colosso tessile; i più fortunati sono arrivati in qualche modo alla pensione. Il Ministero del Lavoro, circa 6 mesi fa, ha autorizzato l’accesso alla mobilità in deroga per 1 anno, con uno stanziamento di 4 milioni di euro. L’interrogazione all’assemblea di via 4 Novembre dai banchi del centro-sinistra intende fare luce sulle possibilità di utilizzare i finanziamenti residui per accompagnare centinaia di operai fino al pensionamento e quali politiche attive siano state avviate per garantire una prospettiva occupazionale agli ex Ittierre.
Versace, Ferrè, Cavalli, Romeo Gigli, Dolce & Gabbana. I capi di abbigliamento prodotti in Molise hanno sfilato a Milano, Londra e New York. Per l’azienda nel 1997 arriva anche la quotazione in Borsa e un fatturato che supera gli 800 miliardi di lire.
Ma ai primi degli anni 2000 inizia un declino inarrestabile attraverso un susseguirsi di cessioni di rami d’azienda, tentativi falliti di rilancio industriale e cambi di proprietà. Intanto molti degli ex lavoratori hanno lasciato casa e sono emigrati altrove. Non potevano più attendere.