Tra gli animali selvatici, i lupi sono tornati a popolare il Molise, e in generale le aree montane della penisola.
Secondo gli ultimi dati, il loro numero è aumentato passando a 3.300 esemplari: 950 di loro vivono nelle zone alpine, gli altri quasi 2400, nel resto del territorio italiano.
Questi splendidi animali per sopravvivere devono alimentarsi, e spesso si avvicinano agli allevamenti in cerca di cibo. A questo proposito, la Coldiretti denuncia una diminuzione delle pecore nei gregge del 10 %. In una Campagna di C.da Feudo, a Campobasso, un branco di lupi ha sbranato 13 pecore. L’attacco dei lupi ai capi di bestiame rappresenta una perdita economica per le aziende: mucche e pecore sono preziose per produrre latte, formaggi, carne e, nel caso specifico degli ovini, anche la lana.
La presenza degli animali d’allevamento non ha solo un valore commerciale, ma è necessaria per il buon mantenimento del paesaggio montano, in cui i ruminanti contribuiscono al contenimento della vegetazione dei pascoli.
La commissione Europea sta valutando la possibilità di modificare lo status di lupo quale specie protetta, per contenerne il numero. Per la Coldiretti, sarebbe invece utile censire periodicamente il numero degli esemplari, distinguendo il lupo vero dai cani selvatici.
Servirà trovare il giusto compromesso tra l’esigenza di difenedere il lavoro degli allevatori, e quella di permettere al re dei boschi di continuare a vivere nel suo habitat.